IV. La Luna nell'Alchimia e nell'Arcano XVIII
A. L'Argentum Vivum e la Putrefazione
In Alchimia, la Luna è l'archetipo dell'Argento (Argentum), il metallo nobile passivo, femminile, freddo e recettivo.
- Il Principio Passivo: La Luna è il solvente, l'Aqua Permanens (Acqua permanente), ma anche la prima materia su cui opera il Sole (Sulphur). La forza Lunare è essenziale per la fase di solve, la dissoluzione, che precede la coagulazione (coagula).
- La Nigredo Lunare: Il processo alchemico inizia con la Nigredo (annerimento, putrefazione). La Luna, in quanto signora dell'umidità e della corruzione, è intimamente legata a questo stadio. L'iniziato deve discendere nel proprio subconscio (l'acqua lunare) e affrontare i veleni—le Larve di Gamaliel—prima di poter ascendere all'Albedo (Argento) e infine alla Rubedo (Oro Solare). L'argento vivo (Mercurio) è lunare in natura e rappresenta l'anima (non lo Spirito), volatile, che deve essere fissata dal Sole.
B. L'Arcano XVIII dei Tarocchi
L'Arcano Maggiore La Luna (XVIII) è la sintesi iconografica di questo Mistero.
- Il Sentiero: Il sentiero che si snoda dall'acqua verso l'orizzonte (la Conoscenza) passa tra due Torri. Queste non sono torri di protezione, ma i Pilastri di Ossessione e Ignoranza, le due facce dell'illusione lunare. La via è stretta, difficile da discernere.
- L'Acqua e la Vita Primitiva: Alla base, vi è la pozza, l'acqua primordiale—il serbatoio di Yesoid (Luce Astrale). Da essa emerge un Gambero/Crostaceo (Astacus fluviatilis): il simbolo della regressione, della tendenza a tornare indietro, a rifugiarsi nelle vecchie forme emotive, la parte più cieca e istintiva dell'anima, che striscia nel fango del subconscio.
- I Cani/Lupi: Le due bestie (Lupo e Cane) che ululano alla Luna rappresentano le forze istintuali addomesticate (Cane) e quelle selvagge (Lupo), entrambe dominate dal ciclo lunare. Sono gli istinti che, se non trasmutati dalla Volontà Solare, ci incatenano a Gamaliel.
- Le Gocce (Yods): Le gocce che cadono dalla Luna non sono benedizioni, ma Yods (la lettera ebraica di Yesoid) astrali, influenze formatrici e illusioni che cadono sulla terra.
L'Arcano XVIII non parla di pace, ma di terrore psichico e di necessità di discernimento, di un cammino dove si cammina nel buio, guidati solo dalla fede nella luce che non è riflessa (il Sole nascosto).
V. La Luna come Giogo Energetico
L'Insegnamento di Gurdjieff e Castaneda
Le verità iniziatiche meno sentimentalmente "confortevoli"—quelle che la moderna superficialità New Age ignora deliberatamente—riguardano la funzione fredda, meccanica e implacabile della Luna nel nostro sistema planetario. In questa visione, la Luna non è una "madre benevola" (una visione parziale e distorta di Yesoid), ma il Giogo Organico che garantisce la stabilità energetica del nostro sistema a spese della coscienza non evoluta.
A. Gurdjieff e l'Assorbimento: L'Uomo come Cibo per la Luna
George Ivanovitch Gurdjieff, attraverso l'insegnamento della Quarta Via, rivelò una cosmologia scioccante che espone il vero scopo non spirituale dell'esistenza umana. Egli introduce il concetto di "Legge di Tre" e "Legge di Sette", che governano il flusso di energia nell'Universo, sintetizzato nel Raggio di Creazione.
- Il Raggio di Creazione: L'energia fluisce dal Sole Assoluto, scendendo attraverso i livelli cosmici (Stelle, Sole, Pianeti) fino alla Terra. La Terra, in quanto organismo, deve mantenere l'equilibrio energetico. La Luna, essendo l'ultimo anello del Raggio prima dello spazio interstellare, ha la funzione cruciale di stabilizzatrice energetica.
- La Funzione Lunare (Il Giogo): Gurdjieff insegna che la Luna non è più un corpo celeste vivo (come lo era un tempo), ma è un corpo "freddo" che richiede costante nutrizione energetica per mantenersi in orbita e stabilità. Questa energia è fornita dalla vita organica sulla Terra. La nostra atmosfera, la vita vegetale, animale e, soprattutto, la vita umana—tutto serve come un gigantesco impianto di produzione di vibrazioni destinate alla Luna.
- L'Uomo come 'Cibo' (Fungo Lunare): L'uomo "addormentato" o "meccanico" è il cibo prediletto della Luna. Alla morte fisica, se l'individuo non ha sviluppato un centro magnetico o un Corpo Superiore (il Corpo della Volontà, equivalente al Corpo Causale dell'Induismo, che è l'Oro Fissato di Tiphereth), la sua coscienza inferiore (Kama Rupa o anima lunare) e le sue vibrazioni emotive vengono interamente assorbite e riciclate dalla Luna. L'uomo che non Lavora è, in questo senso, una pianta energetica al servizio della Luna. Questo è il significato occulto del "Giogo": la nostra esistenza è finalizzata non alla nostra libertà, ma al mantenimento dell'equilibrio cosmico del sistema lunare-terrestre.
- La Via d'Uscita (Il Salto di Ottava): La vera Iniziazione, secondo Gurdjieff, è la cessazione di essere cibo per la Luna. Ciò avviene tramite il Lavoro su Sé Stessi, che permette di creare un corpo di "sostanza più sottile" (il Corpo Solare) che, al momento del trapasso, è sufficientemente fissato da resistere all'attrazione magnetica lunare e liberarsi dal ciclo di riciclo.
B. Castaneda e il Sistema dei 'Voladores' (Predatori)
Sebbene proveniente da un lignaggio sciamanico apparentemente diverso (lo Sciamanesimo Tolteco di Don Juan Matus), gli insegnamenti di Carlos Castaneda forniscono un parallelo agghiacciante al concetto del Giogo Lunare.
- L'Uovo Luminoso e la Consapevolezza: Don Juan descrive l'uomo come un "Uovo Luminoso"—un campo di energia circondato da una bolla di consapevolezza. Questa consapevolezza è il nostro potenziale, ma è ostacolata.
- I Predatori (Voladores): Don Juan rivela che il giogo dell'umanità non è un concetto astratto, ma l'opera di entità non-organiche (spesso tradotte come Predatori o Voladores), che si nutrono specificamente dello strato più lucido della consapevolezza umana.
- Il Meccanismo del Giogo: Questi predatori hanno lasciato all'uomo solo una fetta di consapevolezza, manipolando il nostro sistema percettivo (il Punto di Assemblaggio) per mantenerlo costantemente centrato sulle preoccupazioni materiali, sui pensieri egoistici e, crucialmente, sulle onde emotive negative (paura, auto-importanza, rabbia).
- Il Parallelo Lunare-Qliphotico: L'influenza di queste entità è, esotericamente, l'equivalente operativo dell'influenza di Gamaliel/Lilith e dei suoi Lilin (larve astrali). Esse mantengono l'uomo in un costante stato di "chiacchiericcio interiore" (il dialogo interno) e di reattività emotiva, producendo così un flusso costante di energia vitale grezza e non trasmutata che è il loro nutrimento. Questo nutrimento è precisamente ciò che Gurdjieff indica come "cibo per la Luna."
- La Via dello Stregone: La liberazione in questo contesto è il Silenzio Interiore e lo Spostamento del Punto di Assemblaggio. Quando il dialogo interno cessa, la mente cessa di produrre il cibo emotivo necessario ai predatori (e, per estensione, al Giogo Lunare). L'individuo recupera il suo potenziale energetico e sfugge alla manipolazione del ciclo predatorio-lunare.
Il lavoro dello Sciamano (l'Iniziato Tolteco) è quello di rendere la sua coscienza Liquida per sfuggire alla presa del ciclo lunare e del suo riflesso (l'illusione della realtà ordinaria).
C. La Sintesi Iniziatica del Giogo
Per l'Iniziato, il messaggio della Luna come Macchina Organica è chiaro e duplice:
- La Funzione Meccanica: La Luna è un sistema cosmico freddo che usa l'uomo non risvegliato per il suo mantenimento. L'obiettivo dell'evoluzione è l'auto-sufficienza energetica per non contribuire a questo ciclo.
- La Trappola Emozionale: Il giogo viene imposto attraverso la nostra schiavitù emotiva e psichica (Yesoid). Le nostre paure, la nostra auto-commiserazione e la nostra incapacità di ricordare Sé Stessi (Gurdjieff) o di mantenere il Silenzio Interiore (Castaneda) sono i meccanismi con cui forniamo l'energia richiesta dal Grande Riflesso.
In conclusione, la Luna è il "Giogo" e il "Guardiano della Soglia" che filtra i candidati all'immortalità. Solo colui che usa la disciplina Solare per trasmutare la sua anima lunare da "cibo" a "Corpo Fisso" (Oro) può varcare la Soglia senza essere assorbito nel ciclo perpetuo di Yesoid e della sua Qlipha.